Preoccupano le possibili ricadute sul tessuto economico e sulle imprese del territorio derivanti dalle sospensioni idriche notturne annunciate da Acquedotto Lucano per far fronte alla grave crisi idrica che interessa, attualmente, 11 comuni lucani e in particolare la città di Matera.
“Consapevoli della necessità di un uso responsabile e sostenibile delle risorse idriche – afferma il vicepresidente di Confindustria Basilicata, Francesco D’Alema – esprimiamo il vivo auspicio che si trovino adeguate soluzioni per limitare al minimo le ricadute sulle imprese ed evitare interruzioni dei cicli produttivi. In particolare, riteniamo fondamentale sostenere ogni sforzo per scongiurare pesanti danni di immagine alla Città dei Sassi, importante destinazione turistica internazionale. Rivolgiamo al Comune di Matera, pertanto, la richiesta di predisporre strategie e piani di emergenza per garantire la continuità dei servizi essenziali alle attività produttive e industriali, in particolare, alle strutture ricettive e della ristorazione, e a tutte le realtà lavorative che operano anche nelle ore notturne. Oltre alle gestione dell’emergenza, chiediamo all’Amministrazione Comunale se sono in corso interlocuzioni con la Regione Basilicata e Acquedotto Lucano per individuare soluzioni strutturali per il superamento del grave disagio”.
Per il vicepresidente D’Alema “la crisi idrica in Basilicata assume ormai contorni di emergenza: gli invasi regionali presentano livelli critici e la disponibilità delle risorse è ridotta. Tale situazione impone un forte impegno di tutti gli attori della filiera e un coordinamento interistituzionale a tutti i livelli per una revisione del sistema di approvvigionamento idrico. Sollecitiamo, pertanto, un piano strutturale di riduzione delle perdite, una efficace azione di modernizzazione della rete idrica e l’individuazione di nuove fonti, così da evitare che misure similari diventino cicliche e impattanti sul sistema economico regionale. A tal proposito, sarebbe utile sapere se la previsione della riduzione della perdita di volume di risorsa idrica di oltre il 35 per cento entro fine il 2025 – grazie al finanziamento ottenuto dalla Regione Basilicata a valere sui fondi del PNRR – potrà essere rispettata”.