Somma a Trm: “Sì a obbligo super green pass al lavoro”. Il 2022 “sia l’anno della concretezza”

Siamo sempre stati favorevoli all’obbligo vaccinale e ora non possiamo che augurarci che il Consiglio dei Ministri dia il via libera all’obbligo del super green pass in tutti i luoghi di lavoro, necessario per tutelare salute e ripartenza economica. La ripresa è forte e sta cominciando finalmente a includere territori, generi, generazioni e competenze. Sarebbe un peccato fermare tutto”.

Lo ha detto il presidente Francesco Somma in un’intervista a Trm Tv alla vigilia dell’atteso provvedimento da parte del Governo. L’incremento dei contagi, seppure con conseguenze sanitarie meno gravi, espone ancora il Paese al rischio di nuovi rallentamenti delle attività, come sta avvenendo per il settore del turismo a causa delle ultime restrizioni introdotte per le festività natalizie.

“Le conseguenze economiche e sociali che ne deriverebbero sarebbero devastanti proprio in un momento di forte crescita, confermata anche dagli ultimi dati sulla manifattura e sul Pil. E questo grazie al profondo senso di responsabilità che hanno dimostrato la gran parte degli italiani che hanno scelto di vaccinarsi”.

Passando ai temi più strettamente economici, il presidente Somma ha parlato di un 2022 che dovrà essere l’anno della operatività e della concretezza, in cui sarà necessario mettere a terra i progetti del PNRR con uno sforzo di tutte le classi dirigenti, soprattutto al Mezzogiorno.

E’ necessario superare inefficienze e lentezze per recuperare i divari che non sono più da Paese civile. Siamo fiduciosi che anche grazie al rafforzamento delle dotazioni organiche delle pubbliche amministrazioni, gli enti locali possano fare molto. Se questo non dovesse accadere, non saremmo contrari all’ipotesi che il Governo possa avocare a sé le competenze. L’importante è che le cose vengano fatte perché questa è l’ultimo treno”.

Dobbiamo rimboccarci le maniche senza perdere altro tempo e fare tutto ciò che fino a ora non siamo riusciti a fare. A partire dal tema delle infrastrutture: per quanto riguarda l’Alta velocità, sono almeno due gli interventi previsti dal Pnrr e cioè la tratta Salerno – Reggio Calabria e la Taranto Battipaglia”. Per quanto riguarda la viabilità stradale non contemplata dal Pnrr, “abbiamo esplicitamente chiesto al Governo regionale, che sembra aver recepito la nostra proposta nel Piano Strategico Regionale, di puntare anche sul corridoio stradale “Salerno-Potenza Bari”. Si tratta, infatti, di una infrastruttura viaria di enorme interesse per il Mezzogiorno per connettere trasversalmente il territorio campano, lucano e pugliese”.

Relativamente al Piano Strategico Regionale, inoltre, “abbiamo anche chiesto che la Basilicata contribuisca alla definizione di un vero e proprio Piano di politica industriale per accompagnare e sostenere economicamente e finanziariamente le aziende dell’indotto automotive nel delicato processo di transizione ecologica che stanno affrontando. Ci auguriamo di trovare ampia traccia di questo nei tavoli operativi annunciati dal presidente Bardi. Bisogna poi mettere la Basilicata nella condizioni di esprimere tutte le proprie potenzialità nel settore energetico, ancora più evidenti alla luce delle recenti dinamiche della  perdurante crescita dei costi delle commodities. Sul fronte delle rinnovabili, occorrono azioni chiare e coerenti, tra cui l’individuazione della Basilicata come territorio che può ospitare una valle dell’idrogeno”.

Obiettivi, questi – ha concluso Somma  – da perseguire garantendo la massima concertazione tra le istituzioni e le parti economiche e sociali“.

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