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DPCM controllo green pass nei luoghi di lavoro

È stato pubblicato il DPCM con le modalità di verifica del possesso delle certificazioni verdi COVID-19 in ambito lavorativo.

Nel documento sono riportate le indicazioni per fornire ai datori di lavoro di enti pubblici e privati gli strumenti informatici che consentiranno a partire dal 15 ottobre un controllo quotidiano e automatizzato delle certificazioni.

Tali verifiche potranno avvenire attraverso:

  • SDK (Software Development Kit) – un pacchetto di sviluppo per applicazioni rilasciato dal Ministero della Salute con licenza open source, che consente di integrare nei sistemi di controllo degli accessi le funzionalità di verifica del green pass (tramite lettura del QR code);
  • NoiPA – consiste nell’unione tra la Piattaforma NoiPA e la Piattaforma nazionale per il rilascio del green pass per la verifica del possesso del green pass in corso di validità da parte dei dipendenti pubblici degli enti aderenti a NoiPA;
  • Portale INPS – consiste nell’interazione tra il Portale INPS e la Piattaforma nazionale per il rilascio del Green pass per la verifica del possesso del green pass in corso di validità da parte dei dipendenti dei datori di lavoro, con più di 50 dipendenti, sia privati che pubblici non aderenti a NoiPA;
  • Interoperabilità applicativa – consente la verifica del possesso del green pass in corso di validità da parte dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche con almeno 1.000 dipendenti, anche con uffici di servizio dislocati in più sedi fisiche, mediante un’interoperabilità tra i sistemi informativi di gestione del personale e la Piattaforma nazionale per il rilascio del green pass.

Il certificato verde potrà essere richiesto al lavoratore in anticipo per esigenze di organizzazione e pianificazione dei turni ma non oltre le 48 ore prima.

Tra le indicazioni c’è il divieto di conservare il QR code contenuto nel Green pass e rilevato dalle piattaforme digitali o dalle App durante la verifica quotidiana ed è vietato espressamente anche l’uso per altri fini.

Per chi è vaccinato (o con tampone negativo) ma ancora senza green pass e QR code, restano validi i documenti rilasciati in formato cartaceo o digitale dalle strutture sanitarie pubbliche o private, dalle farmacie, dai laboratori di analisi, dai medici di famiglia o dai pediatri.

Il green pass coprirà anche gli italiani vaccinati all’estero che potranno richiederlo attraverso un modulo online, anche per i propri familiari.

Inoltre, anche coloro che sono esentati dal vaccino per motivi di salute avranno un QR code che dovrà essere scansionato e verificato, nel rispetto della privacy dei lavoratori.

Per ulteriori informazioni di dettaglio si rimanda ai documenti in allegato:

DPCM