COSTRUIRE IL MEDITERRANEO: LE PROPOSTE DELLA BASILICATA PER UN SUD MOTORE DI SVILUPPO

“Costruire il Mediterraneo” è il documento che contiene le proposte delle Associazioni del Mezzogiorno di Confindustria per fare del Sud un sistema unitario di promozione dello sviluppo e renderlo  motore di crescita del Paese.

Un Piano di investimenti e nuove tecnologie per centrare gli obiettivi europei della transizione energetica, della transizione digitale e della resilienza, orientando verso un progetto di sviluppo la programmazione delle tre leve finanziarie date da PNRR, Fondo di sviluppo e coesione e fondi strutturali europei 2021-2027.

Il documento fa parte del più ampio Piano strategico di Confindustria che contiene anche le proposte per la massima valorizzazione dell’economia del mare e fissa le fondamenta di una nuova politica di rilancio in grado di integrare e generare ricadute anche sulle aree interne: dalla pianificazione infrastrutturale, alle riforme istituzionali fino ad una politica industriale specifica basata su sostenibilità, innovazione tecnologica e una fiscalità capace di attrarre e stimolare investimenti.

Tutte le Associazioni delle regioni del Mezzogiorno hanno partecipato alla stesura del documento con proposte basate sulle specificità dei singoli territori.

Confindustria Basilicata ha contribuito puntando sulla massima valorizzazione delle preziose energie che il territorio e il suo tessuto produttivo possono mettere a disposizione per un Mezzogiorno che sia vero protagonista della ripartenza del Paese.

In un’intervista allo speciale del Sole 24 Ore che ne ha presentato il progetto, il presidente Francesco Somma ha presentato le idee per la Basilicata. Di seguito un estratto:

Far partire la Zes interregionale Jonica, su cui ricadono le principali aree industriali lucane, dovrà essere funzionale a superare l’isolamento della regione attraverso il rilancio e il potenziamento delle attività industriali, che hanno varie specializzazioni produttive, e valorizzare la vocazione tecnologica e culturale di Matera.

La regione ha una buona posizione baricentrica rispetto al quadrilatero delle Zes meridionali. Ciò può portare a una nuova stagione di investimenti in alcuni settori strategici, tra cui quello energetico che rappresenta il 12 per cento del Pil lucano.

La Regione ha il più grande giacimento onshore di risorse fossili in Europa e quasi il 90 per cento della produzione di elettricità deriva da fonti rinnovabili. La Basilicata può essere protagonista nella rivoluzione dell’idrogeno e quindi nella transizione energetica. Strategica anche la riconversione produttiva dello stabilimento di Melfi, per rilanciarne la centralità all’interno del piano industriale di Stellantis.

LEGGI L’INTERVISTA AL PRESIDENTE FRANCESCO SOMMA

Se non cresce il Sud non cresce l’Italia. Investire nelle aree meridionali e nella risorsa mare è fondamentale per un progetto unitario di ripresa del Paese. Le otto  Confindustrie regionali del Sud si sono messe insieme per la prima volta e ragionare in una visione di sistema Paese e di coesione nazionale“, hanno spiegato il vice presidente per l’Economia del mare di Confindustria, Natale Mazzucca e il presidente del Consiglio delle Rappresentanze Regionali, Vito Grassi.

LEGGI L’INTERVISTA AL VICEPRESIDENTE MAZZUCCA E AL PRESIDENTE GRASSI

ECONOMIA DEL MARE: IL PROGETTO