Somma: “Non perdiamo un attimo in più. Coesione e concordia per la ripartenza”

La ripartenza d’autunno tra dati positivi e incertezze, le sfide per la corretta attuazione del PNRR e le riforme necessarie al Paese, il superamento dei divari e il rilancio del Mezzogiorno, le preoccupazioni per l’indotto di San Nicola di Melfi e l’appello alla Regione ad accelerare sulle misure per le imprese e la crescita. ll presidente Francesco Somma ai microfoni di TRM TV traccia un bilancio sulle questioni più importanti per il sistema produttivo e indica la linea, a partire dal  messaggio emerso dalla recente Assemblea di Confindustria sulla necessità di costruire il Patto per l’Italia:

Quella emersa dall’Assemblea nazionale è una convergenza importantissima su un obiettivo che deve vedere coinvolte tutte le forze sociali, superando ideologie e staccati, in un momento in cui potrebbero acuirsi le fratture sociali del Paese. Bisogna mettersi subito al  lavoro affinché il Patto venga scritto e realizzato. Bisogna farlo garantendo coesione, senso di responsabilità, misurazione degli obiettivi, in una logica di concordia fra parti sociali e con un rinnovato spirito repubblicano da parte di chi deve ricostruire il Paese, a partire dalle infrastrutture. E poi è necessaria anche grande attenzione al mondo dell’intrapresa privata a cui è richiesta forte responsabilità”.

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Sugli obiettivi da perseguire nei prossimi anni grazie al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il presidente aggiunge:

La vera sfida che il Paese ha davanti è il superamento delle disparità e dei divari economici e sociali, a partire dalla garanzia di pieni diritti di cittadinanza negati al Mezzogiorno per molto, troppo tempo. Un obiettivo oggi più a portata di mano, grazie alle ingenti risorse del PNRR che rappresenta un’occasione storica, l’ultima chance per il Paese, per il Sud e anche per la Basilicata. Ma affinché il PNRR possa avere massima efficacia è necessaria l’implementazione delle riforme, necessarie al Paese già da molto tempo e che fino a ora non sono state fatte. In questo momento, però, molti settori produttivi sono alle prese con i pesanti effetti dell’impennata dei prezzi delle materie prime che rischiano di compromettere la ripresa. Settori come la meccanica, il mobile imbottito e l’edilizia che stanno conoscendo una positiva fase di crescita, rischiano di perdere competitività. E’ necessario che il Governo faccia le giuste mosse per contrastarne gli effetti. La transizione ecologica è la via maestra ma va affrontata con onestà intellettuale, tenendo conto dei costi economici e sociali che inevitabilmente comporterà. La filiera dell’automotive è in difficoltà e siamo preoccupati per la situazione che sta vivendo l’indotto di San Nicola di Melfi. La carenza dei semiconduttori è il problema dei problemi, ma ci sono anche le incertezze legate al piano industriale di Stellantis, di cui non si conoscono ancora dimensioni e obiettivi. Il Governo deve discutere con i vertici della multinazionale perché si pone un problema di politica industriale. L’Italia deve esercitare un ruolo di player e non può stare a guardare”.

Infine, rispetto alle priorità della Basilicata, ha concluso:

Il rilancio politico amministrativo dell’azione di governo interessa tutti i lucani. Non ci appassionano, invece, i nomi degli assessori, né ci interessano le formule politiche. E’ fondamentale, piuttosto, non perdere un attimo in più rispetto a misure programmate, molto interessanti che stavano per partire, come i contratti di sviluppo a valenza regionale, l’erogazione dei finanziamenti ai Cluster tecnologici regionali per incentivare la ricerca. Va poi affrontato il problema della zona industriale di Melfi. L’importante in questo momento è accelerare”.