Programmazione e investimenti per la ripartenza: le prospettive per il settore turistico lucano

“La programmazione delle ingenti risorse su cui anche la Basilicata potrà contare per i prossimi anni ha bisogno di nuova progettualità anche nel settore turistico, che va sviluppata tenendo conto dei cambiamenti che hanno investito i fattori della produzione e che rendono necessaria l’adozione di paradigmi in discontinuità con il passato. Tale nuova metodologia di programmazione deve partire dal basso, coinvolgendo tutte le energie, soprattutto quelle giovani. Ritengo che ci siano alcuni fattori cruciali di cui tener conto: maggiore coesione territoriale, capacità sistemica tra pubblico e privato, un nuovo approccio alla formazione professionale realmente orientata alla domanda di competenze, superamento dell’isolamento”.

Ha quanto ha detto il presidente della sezione Turismo, Giovanni Matarazzo, intervenendo nella decima puntata dell’iniziativa “Laboratorio delle idee” promossa dal portale di informazione lucano IVL Basilicata in cui si è parlato di “Fondi, programmazione e investimenti per la ripartenza”.

 

“A mio avviso – ha spiegato ancora il presidente Matarazzo – dovremo essere bravi a far capire ai giovani che in Basilicata ci sono concrete opportunità di lavoro e di creazione di nuove imprese, superando la logica del posto fisso. Un processo che deve partire da una corretta e piena valorizzazione del territorio. Abbiamo ancora molte potenzialità inespresse. Ma si pensi a quello che ci ha già regalato Matera 2019. Questa importantissima tappa ha consentito alla nostra regione di guadagnare una propria precisa identità tra le destinazioni turistiche. Abbiamo creato le condizioni per l’attrazione di cervelli sul territorio. Dopo il brusco stop del Covid dobbiamo riprendere il cammino che consenta di capitalizzare i grandi investimenti sulla Capitale europea della Cultura. Dopo questi lunghi mesi, qualcosa finalmente inizia a muoversi, in termini di ripresa dei flussi turistici, non solo per le zone costiere ma anche nelle aree interne.

Il settore turistico è quello che chiaramente ha subito gli effetti più pesanti della crisi. Le imprese hanno dimostrato una buona capacità di resistenza e questo anche grazie al sostegno che ci è stato offerto dal Governo nazionale e quello regionale, consentendoci di guardare al futuro con maggiore fiducia.

C’è stata un’intesa attività di promozione del territorio anche nei mesi invernali da parte dell’Apt e questo ora ci consente di ripartire. In ogni angolo della nostra regione è cresciuta la qualità dell’accoglienza e l’offerta dei servizi. Ora si apre una nuova sfida che consiste nel sapere utilizzare al meglio le risorse europee, creando vero sviluppo del territorio e del suo tessuto socio produttivo. Ci siamo contraddistinti pe capacità di resilienza ma ora dovremo emergere anche per responsabilità attraverso i nuovi drivers che devono condurci verso una programmazione più aderente alle necessità dei territori per sviluppare le imprese che operano su e con i territori.